IL TERZ’ORDINE CARMELITANO

«“Molte volte e in diversi modi” il Signore ha ispirato attraverso l'esperienza di vita dei religiosi forme di spiritualità laicali ricche e attraenti. Il Carmelo costituisce ormai da secoli una via privilegiata e sicura per il cammino di santità di tanti laici. La Regola di S. Alberto è come una fonte da cui scaturisce il fiume del carisma. I valori che essa esprime sono stati tradotti in forme sempre nuove e adatte ai laici dei vari tempi e luoghi, perché anch'essi potessero concretamente incarnare il carisma del Carmelo e viverne la spiritualità nelle forme loro proprie» (Regola del Terz’Ordine, Premessa).

Il Terz’Ordine Carmelitano (T.O.C.) è un’associazione pubblica di laici di carattere internazionale, eretta per privilegio apostolico con lo scopo di tendere alla perfezione cristiana e di dedicarsi all’apostolato.
«La prima approvazione giuridica ecclesiastica venne in forza della bolla pontificia “Cum Nulla” emanata da papa Nicolò V il 7 ottobre 1452. La concessione contenuta nella bolla “Cum nulla” venne poi esplicitata con un’altra bolla, la “Dum attenta” di Sisto IV del 28 novembre 1476.
Questi due documenti sono alla base dell’odierna strutturazione della Famiglia Carmelitana» (Dalla Regola del T.O.C.).
Il T.O.C. è un'associazione di laici che in risposta alla chiamata di Dio promettono di vivere il Vangelo nello spirito dell'Ordine Carmelitano e sotto la sua direzione.
Oltre ai laici, possono ugualmente far parte del T.O.C. sacerdoti diocesani che trovano nel carisma carmelitano un ulteriore aiuto alla propria vita spirituale e nel compiere più efficacemente la loro missione nel mondo e nella Chiesa.
Il vincolo fondamentale del terziario con l'Ordine è la professione, con la quale, seguendo un'usanza molto antica, possono emettere i voti di castità e di obbedienza secondo gli obblighi della propria vocazione per consacrarsi più profondamente a Dio.
I laici carmelitani, pieni dello spirito dell'Ordine, cercano di vivere il suo carisma particolare nell'ascolto silenzioso della Parola di Dio con la Lectio Divina. Secondo la tradizione costante del Carmelo, essi coltivano al massimo la preghiera nelle sue varie forme.
Il silenzio del cuore fa sì che il terziario accolga Dio e il fratello. Lo Scapolare ricorda che dobbiamo “camminare assieme a Maria per i sentieri della storia” (Regola 34), vivere nel quotidiano il nostro essere carmelitani. Tutti i terziari hanno un posto, un ruolo un impegno che con gioia assolvono utilizzando i carismi ricevuti dallo Spirito Santo, ciascuno secondo le proprie capacità per il bene comune, ispirandosi alla beata Vergine Maria e al Profeta Elia.
Vivendo nel mondo e nella famiglia, nel loro ambiente di lavoro, nell'impegno della loro responsabilità sociale, nell'operato quotidiano, nelle relazioni con gli altri, cercano l'immagine nascosta di Dio e la fanno germogliare nello spirito delle beatitudini, con l'esercizio umile e costante di quelle virtù di onestà, giustizia, sincerità, cortesia, forza di spirito, senza le quali non è possibile vivere una vita veramente umana e cristiana.
Come associazione, il T.O.C. si divide in comunità, fraternità o sodalizi che sono accompagnati dai superiori dell'Ordine o dai loro delegati. Questi gruppi sono canonicamente istituiti dal Priore Generale dell'Ordine con previa approvazione del Vescovo locale.
I candidati che desiderano far parte del Terz'Ordine Carmelitano devono essere cattolici praticanti, non appartenere ad un altro Terz'Ordine o Istituto Secolare (se non con un permesso speciale) e devono aver compiuto 18 anni di età.
Dopo un periodo di formazione iniziale, i candidati sono accettati per la Professione.

IL TERZ'ORDINE CARMELITANO IN SICILIA E A TRAPANI

Il Terz'ordine Carmelitano, "è quasi contemporaneo alla venuta dei Religiosi dal Carmelo di Terra Santa". Così scrive il Nicotra nella sua monografia "Il Carmelo Messinese".
Si ritiene che già dalla prima fondazione del Carmelo in Sicilia, così come attesta un documento notarile del 1263, si possa parlare di "Terz'Ordine", anche se il Carmelo del XIII secolo non ha ancora un Terz'Ordine, ma dei laici consacrati che vivevano presso i Conventi. A quei tempi si usava affiancare al nome l'attributo di "suora", parola usata per i nostri laici fino al Concilio Vaticano II.
Anche presso il Convento dell'Annunziata di Trapani è la stessa cosa. Già nel 1338 una nobildonna della famiglia degli Abate, quella a cui apparteneva S. Alberto, scriveva nel suo testamento di voler essere sepolta nella Chiesa dell'Annunziata e di voler essere rivestita dell'abito delle consorelle carmelitane.
La sua nascita ufficiale coincide, in particolare, con la bolla di Nicolò V e con la "Dum attenta" di papa Sisto IV che concede ai Carmelitani l'erezione canonica del Terz'Ordine. Un quadro del De Vigilia, nella Chiesa del Carmine di Palermo, testimonia la sua nascita.
Nel corso dei secoli il sodalizio ha subito delle trasformazioni, ma immutato è rimasto nel cuore dei laici carmelitani (Terziari) il desiderio di rispondere alla vocazione, alla santità, abbracciando la spiritualità carmelitana. Essi, ancora oggi, rimangono nel mondo, vestono lo scapolare della Madonna, professano la Regola Carmelitana, cercano di vivere il Vangelo nella quotidianità e negli ambienti che frequentano e svolgono le loro attività. L'aspetto secolare dei terziari, già nei secoli XIX e XX si era cercato di favorirlo, ma detta dimensione ha raggiunto il suo apice nella nostra Regola approvata dopo il Concilio Vaticano ll.
"Oggi i terziari sono chiamati, nel compito che loro spetta, ad illuminare e dare il giusto valore a tutte le realtà temporali in maniera che siano realizzate secondo i valori proclamati da Cristo e siano a lode del Creatore, del Redentore e del Santificatore (LG 31)", in un mondo che sembra vivere e agire come se Dio non esistesse.
Nel sodalizio trapanese sono più di cento le persone che si sono sentite chiamate a maturare la propria fede attingendo al carisma e al patrimonio mariano del Carmelo.

Il Sodalizio trapanese si riunisce:
- ogni mercoledì per la formazione (ore 16.00) e per la Messa Vespertina delle ore 18,00 (estivo ore 19,00);
- il sabato per la formazione alle ore 16,00.

 LA REGOLA DEL TERZ'ORDINE CARMELITANO